L'evoluzione spirituale dell'uomo secondo Saint-Martin
texte 9 section 2 Se prendiamo in considerazione alcuni elementi chiave del pensiero di Saint-Martin, troviamo uno schema di ciò che assomiglia al cammino o all'evoluzione spirituale dell'uomo.
Schematicamente, si compone di 4 fasi, 4 stadi, 4 livelli, che segnano e delineano il cammino dell'uomo dalla sua condizione terrena decaduta alla riconquista dell'unità divina:
• L'uomo del torrente: o “uomo vecchio”, è la condizione iniziale dell'uomo, dopo la seconda caduta (la prevaricazione di Adamo). Per "torrente" intendiamo quel flusso che è agitazione ma non azione. È la condizione terrena nella sua dimensione riduttiva e degradante.
«Fiume dei secoli, sembri scorrere nelle tue acque torbide con nient'altro che errori, menzogne e miseria. In mezzo a questi torrenti fangosi c'è a malapena un filo d'acqua pura; e questo è tutto ciò che rimane per placare la sete delle nazioni.» (L'uomo del desiderio, §102)
• L'Uomo del Desiderio: Quando l'interno perfora il guscio dell'esterno, si crea definitivamente una permeabilità tra il mondo delle aspirazioni elevate (o spirituali) e il mondo della vita quotidiana.
«Cosa chiede la mente agli uomini del desiderio? Che competano con lui nel suo lavoro.» (L'uomo del desiderio, §250),
• L'uomo nuovo: Nell'opera omonima, San Martino ci spiega che Dio cerca di stringere un'alleanza con l'uomo. Si tratta dell’uomo “fatto” a sua immagine, nella sua purezza originaria. L’Uomo del Desiderio deve quindi compiere un’opera di purificazione costante. Per aiutarlo, il Riparatore (Cristo) ha tracciato un percorso da seguire.
“Beati coloro che hanno purificato il loro cuore per poter servire da specchio alla divinità, perché la divinità stessa sarà uno specchio per loro! L'uomo nuovo non ha dubbi che in questo modo arriverà a vedere Dio interiormente…” (L'uomo nuovo, §36),
• Il ministero dell'uomo spirituale: titolo dell'ultima opera di Saint-Martin che, in seguito, mise la sua penna e le sue energie al servizio della traduzione delle opere di Jacob Boehme. Si nota chiaramente la forte influenza del teosofo tedesco, che egli considera il suo "secondo maestro". L'accento è posto sulla responsabilità dell'«uomo riconciliato», dell'Uomo Nuovo, che ora deve lavorare per il progresso dell'intera creazione. Adempiendo questa missione divina, l'uomo spirituale (diventando l'equivalente dell'Adamo originale, di Cristo) adempie ai doveri del suo ministero.
«Infatti, Dio, avendo destinato l'uomo a essere il miglioratore della natura, non gli aveva dato questa destinazione senza dargli l'ordine di realizzarla; non gli aveva ordinato di farlo senza dargli i mezzi; non gli aveva dato i mezzi senza dargli un'ordinazione; non gli aveva dato un'ordinazione senza dargli una consacrazione; non gli aveva dato una consacrazione senza promettergli una glorificazione; e gli aveva promesso la glorificazione solo perché doveva servire come organo e propagatore dell'ammirazione divina, prendendo il posto del nemico il cui trono era stato rovesciato e sviluppando i misteri della sapienza eterna. » (Ministero dello Spirito Uomo)page -Martinisme - Louis-Claude-